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mercoledì 6 agosto 2014

Io dico di no - I Would say no



Pubblicato su Bubblews  -
http://www.bubblews.com/news/5313718-i-would-say-no

Così, la mente, le emozioni e le condizioni esterne,
collaborano tutte assieme per crearci un mondo dove
noi sperimentiamo questi stati interiori senza capire
se possiamo intervenire oppure se dobbiamo soffrire
per forza.
Il condizionamento esterno ci dimostra che dobbiamo
soffrire, che siamo nati per soffrire e che la sofferenza
è una benedizione perché ci fa maturare.
Ma è davvero così?
Dobbiamo vivere la sofferenza per crescere?
Io dico di no.
Dobbiamo vivere la nostra coscienza per crescere.
La sofferenza e la felicità vissute durante il percorso
di vita non sono altro che esperienze che vengono
costruite e alimentate dalla mente e dal mondo
esterno. La coscienza permette di vivere la sofferenza
e la felicità in maniera diversa.
Quando la coscienza è aperta, viva, in azione,
ogni esperienza è vissuta in maniera diversa.
Accade che non c'è più la tristezza nella sofferenza,
c'è la chiara visione di essa, e accettandola per quello
che è', cioè un'esperienza, perde di colpo ogni sua
forza distruttrice. Non è più male, è solo qualcosa
che si sta vivendo, e nell'accettazione, accade che
perde la sua capacità di farci soffrire.
Diventa una esperienza da osservare e non viene
condivisa con i pensieri.

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