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lunedì 6 marzo 2017

Tempi morti -



Ci sono condizioni di vita che non ci permettono, apparentemente, di fare qualcosa che ci piace fare. Spesso, siamo così presi dal lavoro e dalle cose da fare, che non vediamo nemmeno che un’altro giorno è passato, lasciandoci senza forze, senza energia. La struttura sociale è costruita con l’intento di non lasciarci tempo. Lo stesso tempo libero che abbiamo, è già organizzato, costruito, formalizzato. Durante il giorno, dobbiamo lavorare, chi ha un lavoro,  e chi non lo ha deve rimanere senza fare niente o quasi, in attesa che accada qualcosa che gli cambi la vita. Anche questo rimanere senza fare niente è un atto costruito dalla società in cui viviamo. Per dare un senso del consumo del tempo, abbiamo la televisione, abbiamo internet, abbiamo i bar. L’importante è che il tempo passi senza permetterci di avere tempo. Così, il far niente, non è altro che un consumare le  nostre giornate.
Quando pensiamo di fare qualcosa, ci assale l’ansia. Fare, quando non si ha niente da fare, è un atto che si scontra con la nostra stessa mente, perché  siamo così abituati a considerare il non lavorare come un non fare niente, che non sopportiamo l’idea che potremmo fare qualcosa per noi stessi.
Ecco, il punto è proprio questo. Quando non si ha niente da fare, è il momento giusto per fare qualcosa per noi stessi, ma bisogna avere una buona motivazione, un buon argomento per convincere la nostra mente che vogliamo fare. Se si riesce a uscire da questa trappola mentale, si parte.
Non esiste il problema del ‘non so cosa fare’.  Non esiste davvero, è una creazione imposta dal nostro modo di vivere in questa società, dove ogni cosa deve essere fatta se c’è un ritorno economico. E’ il mondo di oggi, basato sull’economia, sul denaro, sul profitto.
Ma se non si ha un lavoro, non c’è nessun obbligo a non fare niente di niente.
Ognuno di noi ha un hobby, una passione, un qualcosa che avrebbe voluto fare e non ha mai potuto fare perché non c’era il tempo.
E’ chiaro che se uno vuole farsi un viaggio alle Maldive, ma non ha denaro, difficilmente potrà farlo, ma potrebbe, ad esempio, leggersi qualche libro che parla delle Maldive, o guardarsi un film ambientato alle Maldive, o un documentario e diventare un esperto delle Maldive senza esserci mai stato.
Se un hobby è manuale, come incidere il legno, dipingere, scolpire le pietre, o qualcosa di simile, allora si può fare. Eppure spesso, non si riesce.
Perché?
Perché non si inizia.
Si riesce a fare qualcosa soltanto se si inizia a farla.
Quando inizi, cominci a scontrarti con le difficoltà, serve un posto, serve qualche attrezzo. Si comincia da qui, dal  superare queste piccole difficoltà. Per farlo basta iniziare a pensare a come risolvere questi impedimenti, pensare a chi ci può risolvere qualcuno di questi problemi, cercare le cose che ci servono. 
Mi piacerebbe, ma non lo so fare. Questo è un altro punto di blocco, dovuto a una mente bloccata.
Se vuoi fare qualcosa che ti piace e non sai come farla, hai internet. Basta fare delle ricerche, magari per ore, e sicuramente trovi il modo, trovi un manuale, trovi qualcuno su youtube che spiega come si fanno certe cose, trovi addirittura dei corsi, ma quelli, spesso sono a pagamento.
Ma puoi fare, puoi entrare in azione.
Allora il tempo diventa altro, allora il tempo non ti basterà più, perché ti sentirai impegnato in qualcosa che non immaginavi nemmeno fosse così bella. Azione, fare, e soprattutto, informarsi, queste sono le cose da tenere sempre vive in noi.

Evita i tempi morti finché sei in vita.

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